Il genere Bletilla e la sua coltivazione

© Gianantonio Torelli – 1989

Argomenti

  • Introduzione
  • Le cinque specie di Bletilla
  • E nel futuro?
  • Ibridazione
  • Coltivazione

Introduzione

Il genere Bletilla fu istituito da Reichenbach nel 1853 in Flore des Serres; in realtà Rafinesque aveva già descritto queste piante nel 1838 con il nome di Jimensia, ma, come molte descrizioni di Rafinesque, il suo epiteto è stato poi scartato a vantaggio del più tardivo nome Bletilla.
Bletilla significa “piccola Bletia” in quanto il fiore ricorda vagamente quello delle Bletia; quest’ultimo è però un genere a crescita centroamericana, mentre le Bletilla sono diffuse in Cina e Giappone.
Nel 1911 Schlecther revisionò il genere in Fedde, Repertorium Specierum Novarum e vi incluse sei specie: Bletilla striataBletilla japonica (ora considerata appartenere al genere Arethusa con il nome di Arethusa japonica A.Gr.), Bletilla sinensis (ora chiamata Arethusa sinensis Rolfe), Bletilla formosana (Hayata) Schlechter, Bletilla morrisonicola (Hayata) Schlecter (ora ritenuta sinonimo diBletilla formosana), e Bletilla kotoensis (Hayata) Schlecter (ora ritenuta anch’essa sinonimo diBletilla formosana).
Successivamente nel 1922 lo stesso Schlechter descrisse Bletilla szetschuanica e Bletilla yunnanensis.
Dressler (1993) ritiene che il genere Bletilla appartenga alla trib Arethusae, sottotrib Bletiinae, insieme ad AcanthephippiumAncistrochilusBletiaCalanthePhaiusSpathoglottisTainia, etc.
Si tratta di piante terrestri, dotate di rizoma sotterraneo, semi bulboso, rotondeggiante e schiacciato; foglie distiche, convolute, plicate; inflorescenza terminale, racemosa, con diversi fiori distanziati tra loro.
La prima Bletilla ad essere descritta fu Bletilla striata, scoperta in Giappone e descritta da Thunberg nel 1784 in Flora Japonica con il nome di Limodorum striatum. Successivamente Reichenbach la trasferì nel genere Bletilla nel 1878 in Botanische Zeitung. Il genere Bletilla era stato istituito alcuni anni prima, nel 1853, dallo stesso Reichenbach sulla base di Bletilla gebina (Lindley) Reichenbach. Siccome però Bletilla gebina e Bletilla striata sono poi state considerate dai tassonomisti come identiche, in base alle norme dettate dal codice di nomenclatura botanica dobbiamo considerare come tipo del genere Bletilla la Bletilla striata, in quanto dotata di priorità nomenclaturale, e Bletilla gebina ne diventa un sinonimo.
Il genere Bletilla è molto confuso dal punto di vista tassonomico, in quanto pochissimo è stato scritto su di esso. Esistono inoltre molti sinonimi e delle specie descritte da Schlechter manca addirittura il tipo, andato distrutto durante la seconda guerra mondiale. Al momento attuale questo genere sembra contenere solo cinque specie, anche se ritengo che alcune nuove specie, originarie della Cina, potranno essere descritte nel futuro.

Le cinque specie di Bletilla

Oggi si considera che il genere Bletilla contenga cinque specie, diffuse in Cina (4 specie), Taiwan (1 specie) e Giappone (1 specie). Cerco ora di dare una breve descrizione di queste cinqueBletilla, per colmare una grave lacuna dei nostri usuali testi di riferimento orchidologico e per fornire ai lettori un esempio della grande potenzialità di questo genere, purtroppo oggi così inspiegabilmente trascurato.

Bletilla striata (Thunberg) Reichenbach

Pianta terrestre, alta sino a 40-50 cm, originaria del Giappone e della Cina; è caratterizzata da foglie plicate lunghe 40-60 cm e larghe 4-5 cm, oblungo-lanceolate, acuminate e da un tubero sotterraneo compresso, schiacciato, di forma vagamente rotondeggiante. L’inflorescenza è eretta e porta diversi fiori, spaziati fra loro. I fiori sono di norma rosa, anche se è frequente trovare in coltivazione cloni a fiore bianco. Sepalo dorsale lungo 3-3.3 cm, largo 0.7 cm, ellittico-lanceolato, ad apice subacuto. Sepali laterali lunghi 2.5-2.8 cm, larghi 0.7 cm, falcati, ad apice subacuto. Petali lunghi 3-3.5 cm, larghi 0.8-0.9 cm, lievemente falcati, ad apice subacuto. Labello lungo 2.6 cm, largo 2 cm, trilobato con lobi laterali larghi 0.6 cm e lobo mediano lungo 1 cm e largo 0.7-0.8 cm, lievemente emarginato; callo con 5 creste lunghe 2 cm, accompagnate da 2 corte creste laterali, lunghe 0.6 cm. Colonna lunga 2 cm, lievemente curva. Ovario lungo 2 cm. Capsula lunga 3.8 cm e larga 1 cm.
Come detto all’inizio, Bletilla striata fu scoperta in Giappone da Thunberg nel 1784. Successivamente furono descritte con nomi diversi molte piante simili a Bletilla striata, provenienti da varie provincie cinesi: Bletilla gebinaBletilla hyacinthinaGyas humilis, etc; oggi tutti questi nomi sono considerati sinonimi di Bletilla striata. Non so se questa interpretazione sia del tutto corretta, poiché alcune di queste piante potrebbero rappresentare invece degli endemismi locali, differenti quindi dalla originale Bletilla striata giapponese. Occorrerebbe un approfondito studio sul campo per chiarire questo problema tassonomico.
La classica Bletilla striata è reperibile abbastanza facilmente in molti garden center, spesso venduta sotto il nome di Bletilla hyacinthina. La si può trovare anche sui cataloghi Stassen o simili. discretamente economica da acquistare. Cresce bene in vaso, ma cresce ancor più facilmente se coltivata in piena terra, in giardino. Un’aiola piena di Bletilla striata in fiore era uno degli spettacoli pi belli ed ammirati del Kew Garden, sino a che recenti lavori di ristrutturazione del giardino stesso ne hanno decretato la distruzione. Nei giardini è coltivata per le sue belle foglie plicate ed i suoi fiori rosa. Molto gradevole è anche la sua varietà alba, a fiori bianchi. È facilmente coltivabile in piena terra, in una zona del giardino ben esposta al sole. Durante l’inverno è consigliabile coprirla con un’abbondante strato di foglie, al fine di proteggerla dal freddo eccessivo.

 

 

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Bletilla striata “Giulietta”, fiorita alla fine di maggio 1998

Stazione di riferimento: Hua-Lien (est Taiwan), 13 metri s.l.m.
(le temperature sono calcolate per 1100 mt d’altitudine)

 

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Pioggia/mm 58 112 104 196 272 178 269 221 325 221 84 56
Umidità % 78 81 80 82 84 84 81 82 80 76 76 76
Giorni sereni alle 7 15 13 15 6 10 4 5 9 14 16 16 15
Giorni sereni alle 13 7 3 2 0 0 0 0 0 0 1 4 7
Temperatura max °C 15 15 16 18 22 24 25 25 23 21 18 16
Temperatura min °C 8 8 10 12 15 16 17 17 16 14 11 9
Escursione termica 7 7 6 6 7 8 8 8 7 7 7 7
Fioritura **

 

Bletilla formosana (Hayata) Schlechter

Originaria di Taiwan, ove è chiamata pai-chi lan; cresce in pieno sole nelle colline e nelle montagne della parte nord ed est dell’isola di Taiwan e nelle isolette di Lan-yeu e Lu-tao; probabilmente cresce anche nelle regioni cinesi prospicienti Taiwan. » una pianta alta solo 15-30 cm, di dimensioni quindi decisamente pi piccole di Bletilla striata. I fiori, larghi 2-3 cm, sono di color rosa-porpora molto chiaro, quasi biancastro, con gli apici dei sepali e dei petali acuti. Il labello ha un vistoso callo giallo.
Descritta nel 1911 da Hayata con il nome di Bletia formosana sulla base di piante raccolte a Nan-tou, fu trasferita nello stesso anno da Schlechter nel genere Bletilla. I termini Bletilla kotoensis Hayata e Bletilla morrisonicola Schlechter sono considerati suoi sinonimi.
Ho coltivato alcune piante di Bletilla formosana in vaso per alcuni anni senza particolari problemi, finché improvvisamente sono deperite e morte. Meglio avrei fatto a coltivarle in piena terra.

 

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Bletilla formosana

 

Stazione di riferimento: Hua-Lien (est Taiwan), 13 metri
(le temperature sono calcolate per 1100 mt d’altitudine)

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Pioggia/mm 58 112 104 196 272 178 269 221 325 221 84 56
Umidità % 78 81 80 82 84 84 81 82 80 76 76 76
Giorni sereni alle 7 15 13 15 6 10 4 5 9 14 16 16 15
Giorni sereni alle 13 7 3 2 0 0 0 0 0 0 1 4 7
Temperatura max °C 15 15 16 18 22 24 25 25 23 21 18 16
Temperatura min °C 8 8 10 12 15 16 17 17 16 14 11 9
Escursione termica 7 7 6 6 7 8 8 8 7 7 7 7
Fioritura **

 

Bletilla ochracea Schlechter

Fu descritta da Schlechter nel 1913 sulla base di una raccolta effettuata dal missionario francese Maire a Long-Ki (Yunnan). Cresce nello Yunnan, nel Sichuan, nel Guangxi e nel Guizhou. Si tratta dell’unicaBletilla a fiori gialli sinora descritta; in realtà i sepali ed i petali non sono proprio giallo brillante, ma piuttosto giallo-ocra ed hanno gli apici appuntiti. Il labello è chiaro, biancastro, con un vistoso callo giallo macchiato di rosso. Caratteristici sono i sepali laterali molto allungati e falcati.
Cresce in pieno sole in pendici erbose o ai margini dei boschi, ad 800-1500 metri di altitudine.
Molte piante in commercio con il nome di Bletilla ochracea, in particolare in Inghilterra, hanno una tonalità rosata, il che dimostra che si tratta di ibridi (probabilmente con Bletilla szetschuanica).

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Bletilla ochracea

 

Stazione di riferimento: Kuei-yang (Yunnan, Cina), 1071 metri
(le temperature sono calcolate per 1236 mt d’altitudine)

 

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nov
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Pioggia/mm 20 28 41 91 193 213 198 135 127 104 48 25
Umidità % 74 77 71 72 77 76 77 76 73 77 78 78
Giorni sereni alle 7 2 1 2 3 1 2 2 4 5 2 2 1
Giorni sereni alle 13 4 3 7 6 3 2 1 2 4 5 3 5
Temperatura max C 8 10 17 21 23 27 28 28 25 19 15 11
Temperatura min C 1 2 8 12 15 18 20 19 16 12 8 4
Escursione termica 7 8 9 9 8 9 8 9 9 7 7 7
Fioritura * **

 

Bletilla szetschuanica Schlechter

Originaria della provincia cinese di Sichuan. Fu descritta nel 1922 da Schlechter sulla base di alcune raccolte fatte da Limpricht nella valle di Yatschou, nei pressi di Baoxing (Moupin), nella provincia cinese del Sichuan (Szechuan), a 650-1200 metri d’altitudine. Schlechter ha descritto questa specie come avente i fiori rosa-violetto, il labello con i lobi laterali semi-oblunghi ed ottusi, il lobo mediano obovato e lungo quanto largo, troncato, con il margine ondulato e colorato di violetto. Non è semplice interpretare la descrizione di questa specie in quanto il materiale tipo è andato distrutto durante la seconda guerra mondiale. Non resta quindi che basarsi sulla descrizione scritta originale.
Cribb ha pubblicato due foto (The Orchid Review, pag. 1178/1991 e pag 1220/1998) ipotizzando che possano rappresentare la “ritrovata” Bletilla szetschuanica. La prima foto ritrae una pianta in coltivazione in Inghilterra e che presenta un labello con un callo giallo (il che mi fa dubitare che si tratti della veraBletilla szetschuanica). La seconda foto ritrae invece alcuni fiori fotografati in situ nel Sichuan, abbastanza diversi da quelli precedenti, e molto pi simili alla descrizione di Schlechter: potrebbero quindi rappresentare la vera Bletilla szetschuanica.

 

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Questa foto, tratta da The Orchid Review,
secondo Cribb rappresenta Bletilla szetschuanica in situ.

 

Stazione di riferimento: Hsi-Chang (Sichuan, Cina), 1600 metri
(le temperature sono calcolate per 1250 mt d’altitudine)

 

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Pioggia/mm 8 10 28 30 86 272 180 208 231 112 33 3
Umidità % 49 51 40 42 52 72 74 73 70 72 61 58
Giorni sereni alle 7 18 16 20 16 9 3 3 4 6 5 17 19
Giorni sereni alle 13 20 15 17 17 9 4 5 5 8 9 19 22
Temperatura max C 18 19 26 29 30 28 30 30 28 24 21 19
Temperatura min C 6 8 12 16 18 20 21 21 19 15 10 7
Escursione termica 12 11 14 13 12 8 9 9 9 9 11 12
Fioritura * **

 

Bletilla yunnanensis Schlechter

Descritta da Schlechter nel 1922 sulla base di piante raccolte da Limpricht nello Yunnan, a Tu Kuan Tsun e Chuxiong, a circa 2000 metri d’altitudine. Nella descrizione originale Schlechter parla di fiori porpora, con labello caratterizzato da tre creste crenulate; inoltre i lobi laterali del labello sono semi-oblunghi con apice ottuso, il lobo mediano è oblungo-quadrato, profondamente retuso, con apice undulato, e pi lungo che largo. Anche il tipo di Bletilla yunnanensis è andato purtroppo distrutto durante la seconda guerra mondiale, per cui ci si deve basare sulla descrizione originale. Da allora questa pianta non è stata pi ritrovata, per cui se ne ignora la reale esistenza e la sua eventuale diffusione.

 

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Bletilla yunnanensis, come pubblicata su The Orchid Review

 

Stazione di riferimento: Mengtze (Yunnan, Cina), 1300 metri
(le temperature sono calcolate per 2000 mt d’altitudine

 

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Pioggia/mm 8 10 28 30 86 272 180 208 231 112 33 3
Umidità % 49 51 40 42 52 72 74 73 70 72 61 58
Giorni sereni alle 7 18 16 20 16 9 3 3 4 6 5 17 19
Giorni sereni alle 13 20 15 17 17 9 4 5 5 8 9 19 22
Temperatura max C 18 19 26 29 30 28 30 30 28 24 21 19
Temperatura min C 6 8 12 16 18 20 21 21 19 15 10 7
Escursione termica 12 11 14 13 12 8 9 9 9 9 11 12
Fioritura * **

 

Bletilla sp. affine szetschuanica

Nella primavera del 1998, durante gli studi necessari alla preparazione di questo articolo, ho potuto coltivare una bella ed interessante Bletilla sp., originaria di Wo-Long nel Sichuan.
Alcuni esemplari sono fioriti nel maggio 1998, per cui posso fornire una dettagliata descrizione di questa specie.
Rizoma di forma vagamente rotondeggiante, assai schiacciato, largo da 2 a 5 cm.
Foglie plicate, ruvide al tatto, lunghe 20-30 (40) cm, larghe 3-4 cm a maturità; al momento della fioritura (antesi) sono lunghe 10-12 cm e larghe 2-3 cm. La pianta a maturità è alta 30-40 cm e presenta 4 foglie alternate, di cui la basale è lunga 5 cm, la seconda 10 cm, la terza 20 cm, la quarta 30 cm.
Inflorescenza lunga 20 cm, di color verde-porpora, portante 5-6 fiori, sottesi da una brattea marrone; i fiori apicali sono lievemente pi piccoli di quelli basali.
Fiori di un intenso ed uniforme color rosa-violetto, molto scuro ai margini del labello. Sepalo dorsale lungo 3.4-3.7 cm e largo 0.7 cm (0.4 cm alla base), ellittico-lanceolato, ad apice subacuto. Sepali laterali lunghi 2.9 cm e larghi 0.7 cm (0.3 cm alla base), falcati, ad apice acuto. Petali lunghi 3.5-3.8 cm, larghi 0.7 cm (0.2 cm alla base), spatulati, lievemente falcati. Labello trilobato, lungo 2.8 cm e largo 2 cm; lobi laterali con apice arrotondato e margine ondulato, di colore violetto scuro; lobo centrale con apice nettamente emarginato e margine molto ondulato, di colore violetto molto intenso, lungo 0.7 cm e largo 1 cm; il callo presenta cinque lamelle principali bianco-rosa, lunghe 2.6 cm, intere, alte 2 mm, fortemente ondulate nei 5 mm superiori, e che dalla base arrivano all’apice del labello; sono accompagnante all’esterno da due lamellule laterali lineari, basse, molto pi corte delle lamelle principali in quanto sono lunghe solo1.5 cm.
Colonna lunga 2.5 cm, curva, denticolata e di color rosa-viola scuro all’apice, in particolare nella faccia superiore, larga 5 mm all’apice. Ovario lungo 1.8 cm e largo 0.1 cm, lievemente ritorto, di color verde-viola. Capsula lunga 3 m e larga 1 cm.

 

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Bletilla aff. szetschuanica “GAO”, fiorita il 25-04-98 a Borgo Valsugana.

Habitat: questa specie cresce in aree erbose, ai margini di foreste, a 900-1100 metri d’altitudine, a WoLong nel Sichuan, nello stesso habitat del panda gigante. In natura fiorisce a maggio.
Osservazioni: questa Bletilla presenta delle caratteristiche morfologiche che la distinguono facilmente dalla comune Bletilla striata. Infatti ha foglie molto pi piccole e strette di quelle di Bletilla striata. Anche il fiore è differente: il colore è molto pi intenso; i petali hanno una base molto pi stretta ed il labello ha il lobo mediano pi largo che lungo ed è nettamente emarginato.
Confrontando questa pianta con la descrizione fornita da Schlechter per la Bletilla szetschuanica, ed in considerazione del fatto che è originaria del Sichuan, io propendo per considerarla come la vera Bletilla szetschuanica, anche se non posso confrontarla col tipo, che è andato distrutto. Per il momento perciò preferisco chiamarla Bletilla aff. szetschuanica (affine cioè a Bletilla szetschuanica), in attesa che studi futuri possano chiarirne il vero inquadramento tassonomico.

Stazione di riferimento: Hsi-Chang (Sichuan, Cina), 1600 metri
(le temperature sono calcolate per 1750 mt d’altitudine)

 

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mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
Pioggia/mm 8 10 28 30 86 272 180 208 231 112 33 3
Umidità % 49 51 40 42 52 72 74 73 70 72 61 58
Giorni sereni alle 7 18 16 20 16 9 3 3 4 6 5 17 19
Giorni sereni alle 13 20 15 17 17 9 4 5 5 8 9 19 22
Temperatura max C 15 16 23 26 27 25 27 27 25 21 18 16
Temperatura min C 3 5 9 13 15 17 18 18 16 12 7 4
Escursione termica 12 11 14 13 12 8 9 9 9 9 11 12
Fioritura **

 

E nel futuro?

Ricapitolando, quindi, siamo sicuri dell’esistenza di 4 specie di Bletilla (Bletilla striataBletilla formosana,Bletilla ochracea e Bletilla szetschuanica). Incerta e dubbia è l’esistenza di Bletilla yunnanensis. Sono convinto però che le future esplorazioni botaniche della Cina (in particolare nel Sichuan e nel Guizhou) porteranno alla luce nuove ed interessantissime specie di Bletilla, che cercheremo di presentare e di diffondere.

Ibridazione

Nonostante la bellezza dei suoi fiori e la facilità con cui le Bletilla possono essere coltivate in giardino, pochissimo è stato fatto nel campo dell’ibridazione. Infatti sino ad oggi risulta registrato un solo ibrido, Bletilla Yokohama, ottenuto da Suzuki nel 1956 incrociando Bletilla striata con Bletilla formosana.
Nulla è stato esplorato nel campo dell’ibridazione intergenerica, anche se tutto lascia presupporre che le Bletilla possano essere incrociate con altri generi della sottotribù Bletiinae, ad esempio conAncistrochilusBletiaCalanthePhaiusSpathoglottisTainia, etc.

Coltivazione

Come detto le Bletilla sono specie terrestri, coltivabili facilmente in giardino. Si possono piantare in un normale, buon terreno, eventualmente reso pi soffice dall’aggiunta di un po’ di torba e di letame; i rizomi vanno piantati a circa 3-4 cm di profondità, in un luogo ove possano ricevere molta luce durante il periodo vegetativo. È necessario proteggere i rizomi dall’eccessivo gelo, coprendoli in autunno con un abbondante strato di foglie e/o aghi di pino. Questa copertura serve anche ad impedire, in caso di caldo anticipato, una troppo precoce ripresa vegetativa in primavera; il nuovo getto infatti è piuttosto sensibile alle improvvise gelate. In giardino possono essere facilmente coltivate Bletilla striata e Bletilla ochracea. Anche la Bletilla aff. szetschuanica, dalle prove da me condotte quest’anno, è facilmente coltivabile in giardino; a WoLong cresce a circa 1000 metri d’altitudine, in pendii erbosi ed esposta al sole.
Se si preferisce, però, le Bletilla possono essere coltivate anche in vaso.

Richard Evenden suggerisce i seguenti substrati, adatti per la coltivazione in vaso:
a – 1/3 di loam ( terra di prato, ricca in argilla, sabbia e materiale organico fibroso), 1/3 di sabbia grossolana (preferibilmente di quarzo) ed 1/3 di bark fine; il pH dovrebbe essere intorno a 6.5.
b – lana di roccia e perlite.
Phillip Cribb invece suggerisce:
a – 6 parti di bark medio, 3 parti di sfagno tritato, 1 parte di perlite, 1 parte di carbonella, 2 parti di foglie di faggio tritate.
b – 2 parti di loam, 2 parti di foglie di faggio tritate (o queste foglie parzialmente compostate e passate ad un setaccio di 13 mm), 1 parte di torba di sfagno fibrosa, 1 parte di sabbia grossolana.

Ognuno può scegliere il substrato preferito e di pi facile reperimento, ricordando che è sempre molto importante disporre abbondante materiale di drenaggio sul fondo del vaso. Io aggiungo al substrato un po’ di letame di cavallo o di pecora.
Ricordarsi che si tratta di piante decidue, in quanto perdono le foglie in autunno ed entrano in riposo sino a tarda primavera. Con l’arrivo dei primi caldi la Bletilla produce il nuovo getto vegetativo, uscendo dal riposo invernale. Si devono quindi aumentare le annaffiature, che devono essere abbondanti durante il periodo estivo. Con l’autunno la pianta perde le foglie, entrando in riposo. In inverno va tenuta al fresco ed all’asciutto, in ambiente umido. Se la temperatura della serra è troppo alta, la pianta è forzata ad una ripresa vegetativa precoce, con sviluppo di una pianta debole. È consigliabile tenere il vaso in giardino durante i mesi estivi.
Per le temperature e le annaffiature prendere spunto dalle tabelle climatologiche allegate alla descrizione di ogni specie.